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Azioni di prevenzione e contrasto alla dispersione scolastica (D.M. 170/2022)

Una buona scuola primaria e secondaria di I grado si costituisce come un contesto idoneo a promuovere apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo per tutti gli alunni. A tal fine è possibile indicare, nel […]

Una buona scuola primaria e secondaria di I grado si costituisce come un contesto idoneo a promuovere apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo per tutti gli alunni. A tal fine è possibile indicare, nel rispetto dell’autonomia delle scuole e della libertà di insegnamento, alcuni principi metodologici che contraddistinguono un’efficace azione formativa senza pretesa di esaustività.
a) Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni, per ancorarvi nuovi contenuti
b) Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità, per fare in modo che non diventino disuguaglianze
Le classi sono oggi caratterizzate da molteplici diversità. La scuola deve progettare e realizzare percorsi didattici specifici per rispondere ai bisogni educativi degli allievi. Particolare attenzione va rivolta agli alunni con cittadinanza non italiana (immigrati “di prima generazione”) e alunni nati in Italia (immigrati “di seconda generazione”) e all’integrazione degli alunni con disabilità nelle scuole comuni.
1) Favorire l’esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere il gusto per la ricerca di nuove conoscenze
2) Incoraggiare l’apprendimento collaborativo, in quanto la dimensione sociale dell’apprendimento svolge un ruolo significativo
3) Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di “imparare ad apprendere”
4) Riconoscere le difficoltà incontrate e le strategie adottate per superarle, prendere atto degli errori commessi, ma anche comprendere le ragioni di un insuccesso, conoscere i propri punti di forza, sono tutte competenze necessarie a rendere l’alunno consapevole del proprio stile di apprendimento e capace di sviluppare autonomia nello studio
5) Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio che, se ben organizzato, è la modalità di lavoro che meglio incoraggia la ricerca e la progettualità, coinvolge gli alunni nel pensare, realizzare, valutare attività vissute in modo condiviso.
6) Creare un clima di fiducia per instaurare o e/o migliorare le relazioni empatiche e la comunicazione tra insegnante e alunno.
Le suddette finalità potranno essere realizzate tramite le attività curricolari ed extracurricolari che si intendono realizzare con i diversi percorsi di:
A) mentoring e orientamento (33) da attuare con gli alunni in situazione di fragilità coinvolgendo personale interno (specializzato ed esperto) o esterno;
B) potenziamento delle competenze di base (7) con piccoli gruppi da 5 alunni con personale interno o esterno;
C) coinvolgimento di un gruppo di famiglie che necessitano di supporto nelle dinamiche della genitorialità;
D) laboratori co-curricolari (12) con piccoli gruppi che coinvolgano associazioni esterne alla scuola.